Vacanze in Sicilia, Hotel, B&B, Agriturismi
Vacanza lastminute (Vacanze Last minut) unita alla scoperte dei luoghi alternativi, questa sembra essere la chiave per un progetto Sicilia-Turismo duraturo.
La rinascita del turismo siciliano passa attraverso la valorizzazione delle aree interne della Sicilia. Qualcosa come il 70 per cento del plusvalore originato dal turismo siciliano andrebbe fuori dalla Sicilia.
Occorre investire in una tipologia di turismo che possa essere gestito direttamente dai siciliani attraverso delle micro attività.
Ed è proprio il cuore della Sicilia e il talento dei siciliani che può fare la differenza.
Su 120 mila posti letto dell'Isola, ben pochi rispetto alle potenzialità, solo 1000 si trovano nelle aree centrali. Si tratta allora, si sostiene nel progetto che sarà utilizzato come base per le future politiche della Regione sul settore turistico, di valorizzare i circa 4 mila casali, gli innumerevoli bagli, i 100 paesini delle aree interne con potenzialità turistiche e i 35 borghi rurali frutto della riforma agraria e che costituiscono dei nuclei urbani all'interno di territori incontaminati.
Alla base di questa nuova visione della politica regionale per il turismo si trova il sistema delle riserve naturalistiche e dei tre parchi: Madonie, Nebrodi ed Etna. All'interno di questo sistema negli ultimi anni sono nati ben 250 aziende agrituristiche. Ai primi di febbraio è uscito il nuovo bando sui Bed & Breakfast, una formula che ha già cominciato a prendere piede proprio nei territori dei parchi e delle riserve. Ma il passaggio successivo è quello di mettere a rete tutto questo immenso patrimonio naturalistico e l'offerta ad esso legata.
A sottolineare questo cambio di passo nell'approccio al turismo isolano vi sono altri due elementi. Il primo legato al cambio di strategia che si è voluto imprimere alla promozione del turismo dell'Isola dopo l'arrivo del nuovo assessore regionale Fabio Granata che ha puntato su un turismo non più legato all'idea del mare e del sole ma a quello del viaggio e della cultura coniando lo slogan "Sicilia Gran tour 2005".
Una scelta impegnativa che presuppone la realizzazione di 90 eventi culturali collegati tra loro e che formano la base per l'offerta turistica di quest'anno. Altro elemento che rema in questa direzione è la nuova campagna dei parchi e riserve lanciata proprio in questi giorni dall'assessore Territorio e ambiente Francesco Cascio che ha lo scopo di mettere a sistema il patrimonio naturalistico per farne una interfaccia unica per l'offerta turistica.
Ma il problema principale del sistema turistico siciliano resta comunque quello della ricettività. Si potrà riuscire a coniugare l'esigenza di colmare il gap strutturale di posti letto con la nuova politica che punta a nicchie come i borghi, i paesi, i centri storici? Difficile dirlo. Comunque è una bella scommessa.
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