Pescaturismo e ittiturismo in Sicilia sono alcuni dei fattori in crescita per la scelta delle
vacanze durante l'estate ma anche nei mesi più freddi. Per questo motivo, rappresentano un'ottima opportunità per il turismo, che, a giudicare dai dati di quest'anno (più 20 per cento rispetto all'anno scorso), sta prendendo il largo tra gli appassionati del mare in vacanza nel nostro paese. Parliamo del pescaturismo e dell'ittiturismo, attività integrativa alla pesca artigianale che offre la possibilità agli operatori nel settore di ospitare a bordo delle proprie imbarcazioni un certo numero di persone diverse dall'equipaggio per lo svolgimento di attività turistico-ricreative.
Saranno duecentocinquantamila i turisti che, secondo un primo bilancio del
Centro Studi Lega Pesca, si saranno cimentati quest'anno con fiocine, nasse, reti, palangari e tremaglie sulle barche degli oltre 800 pescatori che si sono nel tempo convertiti a questo tipo di attività. Un successo che porta in sé tutte le premesse per doppiare il boom dell'agriturismo (pure in crescita vertiginosa: due milioni le presenze stimate alla fine di quest'anno, secondo la Coldiretti), grazie all'ampliamento dell'offerta di servizi, che rispecchiano le diversità storico-culturali delle regioni costiere italiane.
Il
pescaturista tipo ha tra i 30 e 40 anni, abita in città dove è di solito impiegato in una azienda; è appassionato di prodotti biologici, rifugge il turismo di massa, abitua ed educa i figli al rispetto della cultura del mare e alla riscoperta dei prodotti della pesca artigianale. Per un passaggio in barca spende in media dai 30 ai 50 euro. Nel prezzo sono compresi anche - a seconda delle località e delle condizioni del mare - battute di pesca sportiva o immersioni per gli amanti dei fondali, corsi di educazione ambientale che avviino i bambini alla conoscenza del mare e al rispetto della natura ed
escursioni naturalistiche nella macchia mediterranea.
Le
condizioni meteo marine devono essere comunque favorevoli, ossia con mare non superiore a Forza 2. Una circolare del 13 luglio 2000 della Direzione Pesca autorizza infine la suggestiva attività di pescaturismo nelle ore notturne (anche per le imbarcazioni prive di alloggio a bordo) onde consentire la partecipazione a quei particolari tipi di pesca che si svolgono tradizionalmente dal tramonto all'alba, come ad esempio la pesca al totano con la luce ad acetilene o quella del calamaro, pagello, occhiata, bopa, con le lenze.
Il
pescaturismo è aperto a tutti, con la possibilità di imbarcare anche i minori di 14 anni se accompagnati da una persona di maggiore età. L'imbarcazione deve essere infatti dotata di tutte le attrezzature necessarie per la sicurezza (cinture di salvataggio, salvagente anulare e zattere si salvataggio per le imbarcazioni più grandi) ed il materiale sanitario.
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