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Una
vacanza alle Isole Eolie vi immergerà in un mare di luce, paesaggi incantevoli di piccoli borghi marinari, splendide spiagge di sabbia e di pietre, tradizioni e gastronomia. Durante la vacanza, consigliamo ai turisti di visitare il centro storico di
Lipari, il museo archeologico, le vicine isole di
Vulcano, Salina, Panarea, Stromboli.
Le
Isole Eolie furono certamente abitate fin dalla preistoria - come possono testimoniare i numerosi reperti raccolti in quattro splendide sale (XII - XV) del Museo Eoliano. Molto spesso al centro di turbolente vicende, sia per lo scatenarsi delle forze della natura, sia per l'essere teatro e campo di battaglia, potendo offrire insenature e porti sicuri per qualsiasi flotta.
La vegetazione delle
Isole Eolie è tipicamente mediterranea e ricca di mirto, erica, felci, oleandri e ginestre; rigogliose le piante aromatiche come il lentisco, il timo ed il rosmarino; di casa gli alberi da frutta come il fico, il mandorlo, il susino, il fico d'India ed il carrubo. Pianta tipica il cappero che viene esportato in tutto il mondo; mentre la vite è rinomata soprattutto per la produzione, unica al mondo, del vino Malvasia. La fauna è ricca e varia; il mare, tra i più limpidi ed i più pescosi, è ormai il paradiso da favola dei subacquei di ogni continente.
Lipari
Lipari è il capoluogo dell'arcipelago, estende la sua amministrazione su
Vulcano, Panarea, Stromboli, Filicudi ed Alicudi ed è senz'altro l'isola più complessa ed interessante sul piano geologico e vulcanologico.
Attraverso la panoramica di vari crateri, della cui attività in epoche remote testimoniano l'ossidiana e la pietra pomice, offre al turista una zona montuosa in cui fanno spicco il monte Guardia di fronte a Vulcano, il monte Rosa, il S. Angelo al centro dell'isola, il Chirica, dalla cui cima si domina l'Arcipelago, il Pelato tutto bianco di pomice, che viene lavorata a Porticello ed Acquacalda e che, trattata nel centro commerciale di Canneto, è esportata in tutto il mondo.
I centri più importanti, mete anche di gite suggestive, sono Quattrocchi, Piano Conte, Quattropani, Monte S. Angelo, Canneto, Acquacalda, Pirrera, Lami, con possibilità di escursioni alle cave di pomice.
Dopo la dominazione di Cartaginesi, Romani, Arabi, Normanni, Svevi ed Aragonesi, durante l'impero di Carlo V, Lipari, distrutta e saccheggiata in quello stesso periodo, venne riedificata e si inserì da allora con tutte le altre isole nella storia del Regno di Napoli e di Sicilia. L'Acropoli - protetta da opere di fortificazioni costruite dagli spagnoli nel 1400 - divide la città in due parti. Lipari si estende lungo le insenature di Marina Lunga e di Marina Corta, al riparo del suo castello dalla inconfondibile architettonica barocca. Scavi recenti hanno fornito l'individuazione e la definizione esatta di una civiltà preistorica e greco-romana.
Il Museo Eoliano di Lipari
Sulla rocca sorgono chiese ricche di interesse artistico, fra le quali merita particolare attenzione la Cattedrale costruita dai Normanni. Ma l'autentico gioiello, gloria e vanto di Lipari, è indubbiamente il
Museo Eoliano. Nelle sue 25 sale sono ordinate sistematicamente le più antiche documentazioni sulle varie civiltà: vasi e crateri del IV secolo a.C.; vari tipi di sarcofaghi; anfore figurate di varia grandezza, oltre alla fedele ricostruzione della necropoli di Contrada Diana, ordinata in 6 sale (XX – XXV).
Tra le manifestazioni endogene più notevoli le acque ipertermali di S. Calogero, tra le migliori del mondo per i loro effetti terapeutici, alla cui sorgente si può ammirare la "grotta sudatoria" di epoca romana.
Attraente in tutte le sue prospettive ed in ogni suo scorcio il periplo in barca dell'isola separata da Salina da un tratto di mare di appena 4 km, mentre è di qualche centinaia di metri la distanza che la separa da da Vulcano.
Vulcano
L'
isola di Vulcano è separata da Lipari da un canale largo 800 m, dominato dai superbi faraglioni, può essere suddivisa in tre parti essenziali.
Vulcano piano si trova sui 400m di altitudine: una zona di 4 Kmq tra i monti Aria e Saraceno, ricca di vegetazione lussureggiante chiazzata dalla macchia inconfondibile delle ginestre.
Vulcano porto costituisce la parte pianeggiante formata dal porto ove attraccano navi ed aliscafi e sul quale incombe, massiccio ed imponente, il Cratere, come è stato lasciato dall'ultima esplosione che squassò l'intera isola tra il 1888 ed il 1890.
Vulcanello è sgorgato dal mare in seguito ad una eruzione del 183 a.C. con i suoi tre minuscoli crateri, oggi spenti, dai cui materiali eruttivi prese vita l'istmo con la formazione del Porto di Ponente, oltre alla Baia di Levante ricca di fumarole sulfuree sulla spiaggia ed anche sottomarine.
Nell'insenatura a ponente dell'istmo si stendono, digradanti in un mare di smeraldo, le Sabbie Nere finissime che, vigilate e protette dal faraglione delle Sirene, rappresentano forse il luogo più suggestivo e riposante dell'isola.
A Levante si erge una montagnola di zolfo e di allume, ai cui piedi gorgoglia un laghetto di fanghi sulfurei efficacissimi per i loro effetti terapeutici, presso le Acque Calde che ribollono alla superficie del mare adiacente.
Sul versante che dà sulle Bocche di Vulcano, tra rocce e sabbie nerastre, alle quali la progressiva e continua erosione provocata dal vento ha conferito aspetti grotteschi, si snoda la Valle dei Mostri. La costiera di Ponente è un susseguirsi di precipizi, di insenature, di grotte marine che si aprono su di un mare incontaminato e pescosissimo.
L'isola offre itinerari incantevoli: La Valle della Roia; Piano dell'Arpa; le Grotte dei Rossi; la Contrada di Gelso; Capogrillo; Punte Nere; Punte Luccia; Punta Quadrata; Scario; Punta Faro; la Grotta d'Abate e, a corona di tante bellezze, la fantasmagorica Grotta del Cavallo.
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